La
dimensione culturale è invisibile se non si sa dove guardare, mentre diventa
incombente se solo abbiamo l’idea di ciò che dobbiamo guardare
Il
progetto nasce come parte fondante della mission associativa dell’ORATORIO SAN
MICHELE, che ha origine come punto di ritrovo dei giovani aderenti alla
parrocchia e alla comunità del paese. In particolare, l’abitato è
caratterizzato da una profonda
tradizione agricola che conserva ancora l’aspetto tipico del borgo rurale:
piazzetta della chiesa centrale, case e prati intorno. L’ambito territoriale
del Comune di Olevano Lomellina, trovandosi a pochi chilometri da un comune più
popolato (Mortara), negli ultimi anni è stato interessato da importanti fenomeni migratori che hanno mutato in
modo significativo l’assetto demografico del paese, come evidenziato dai dati Istat 2011-2013. Gli stranieri
residenti ad Olevano di Lomellina al 1
gennaio 2011 sono 89 e rappresentano l’11% della popolazione residente. La
comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 55,1%
di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (14,6%). Rispetto
alla distribuzione della popolazione per classe di età scolastica, si riporta
un potenziale di utenza del 12,4% tra i
10 e i 14 anni e dell’11,2% tra i 5 e i 9 anni. All’interno di questo
contesto, si rende pertanto necessario provvedere a politiche, anche e
soprattutto di tipo educativo, che permettano una positiva integrazione e valorizzazione di gruppi culturali e
sociali differenti.
In
questo scenario, una tradizione
educativa di tipo cattolico è rappresentata da molti anni nella struttura
dell’Oratorio San Michele, che fin dagli anni ’70 è stato un punto di
ritrovo informale per i giovani del paese. Dal 2008, è entrato a far parte
dell’Associazione Nazionale Oratori NOI.
Negli anni, l’Oratorio San Michele ha subito alcuni interventi volti a una
migliore definizione degli spazi rispetto alle attività che in essi si
svolgono. Pertanto, esso rappresenta un’importante sede, riconosciuta anche
dall’avvallo della Giunta Comunale,
all’interno della quale possono essere promossi e realizzati interventi pedagogici volti
all’attenzione verso l’individuo e alla
valorizzazione della sua identità, autenticità e storia personale e culturale,
finalizzati alla crescita e all’integrazione in un’ottica di tipo
multiculturale.
Il tema dell’abitare, scelto per le
attività del Grest 2014, risulta
particolarmente affine a queste linee educative, in quanto permette di
delinearne e approfondirne differenti aspetti del contesto di intervento.
Infatti, abitare può avere come oggetto in primis il corpo, ma anche la casa e
il territorio. Oggi gli individui sono spesso costretti a modificare luoghi e
contesti di abitazione, per adeguarsi alle mutate condizioni sociali ed
economiche.
In
questa ottica, il concetto di abitare con i suoi rimandi alla famiglia e alla relazione,
si presta in modo ottimale alla riflessione
sull’idea di accoglienza e integrazione di residenti nuovi in contesti
abitati da individui, storie, volti, corpi, colori e tradizioni. Nasce a tal
fine la collaborazione tra più realtà presenti sul territorio per creare il
presente progetto come integrazione educativa all’interno del percorso di
attività proposte dal Grest.
Il
presupposto teorico è di rendere visibile e consapevoli dell’esistenza dell’ELEFANTE
INVISIBILE come chiaramente esplicitato dalla citazione.
“La dimensione culturale è
qualcosa che la nostra società non sa riconoscere. Ciò le rende difficile
rispondere alle grandi sfide che
deve affrontare. La prima è quella multiculturale, che nasce dalle imponenti
migrazioni su scala planetaria di persone che non intendono rinunciare alle
loro tradizioni per assimilare
quelle del paese ospite. La seconda
nasce dal tracollo dei modelli culturali
autoctoni, travolti dai mass media. Tracollo accelerato dalle tecnologie
informatiche, che rovesciano senza sosta su un mondo fino a ieri statico i
prodotti di mentalità lontanissime. Da un lato assistiamo all’irruzione di
culture non occidentali e dall’altro percepiamo che la nostra stessa cultura
sta mutando. Molte persone si sentono
spaesate o sconfortate a causa di questi cambiamenti. Noi pensiamo che la
prospettiva culturale, che qui presentiamo, ci permetta di guardare con più serenità al futuro”di G. Mantovani, 1998.
Infatti,
con il presente percorso si punta al rafforzamento
e al sostegno dell’autenticità delle nuove generazioni, con la finalità di
favorirne un atto di maggior consapevolezza di chi sono, cosa vogliono e la
loro destinazione, sapendo che questo possa renderli forti ed aiutarli nel
programmare i vari passi del loro pellegrinaggio nel mondo. Si vogliono riprendere
le basi del capire in cosa si crede per poter visitare il mondo con la
sicurezza derivante e che permetta di essere rispettosi e curiosi nell’incontro verso altri sguardi presenti
nella comunità di appartenenza.
Questo progetto intende proporre una
metodologia operativa prevalentemente costituita da attività ludico-didattiche
finalizzate alla conoscenza dell’individuo e della sua identità, da un punto di
vista psicologico, sociale e culturale.
DATI STATISTICI Istat 2011- 2013
783 abitanti Popolazione totale di
Olevano Lomellina PV di cui 693 italiani e 90 stranieri (44 maschi e 46
femmine).
DATI SERVIZI SUL TERRITORIO
- Biblioteca Comunale afferente al
Sistema Bibliotecario Lomellino che effettua servizio bibliotecario e di spazio
compiti con apertura e gestione a cura di volontari
- Museo di Arte e Tradizione
Contadina con spazi all’aperto per ritrovo, utilizzato soprattutto come ritrovo
per adulti o per visite guidate di scolaresche, gestione volontari
- Di recente inaugurazione e non
ancora in piena attività nuovi spazi comunali di aggregazione
- Non sono presenti servizi
scolastici di alcun ordine e grado
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